Approvazione del Piano Strutturale, il Sindaco Gianni Lorenzetti: «Risultato storico, siamo il primo Comune ad adeguare il piano alla normativa. Rispetto dell’ambiente, riqualificazione e rilancio economico sono le parole d’ordine»
«Quello di oggi è un risultato storico, dopo ventiquattro anni dall’approvazione del piano del Sindaco Narciso Buffoni, entrato in vigore negli anni ’90, adeguiamo il Piano Strutturale del Comune di Montignoso alla nuova normativa». Sono le parole del Sindaco Gianni Lorenzetti accanto a tutta la Giunta e ai Capigruppo consiliari nel corso della presentazione del piano che definirà la pianificazione del territorio per i prossimi anni.
«Grande soddisfazione – continua Lorenzetti – siamo il primo Comune in provincia ad adottare pienamente la nuova legge 65 del 2014 della Regione Toscana che indica le norme per il governo del territorio. Un percorso lungo e complesso, sia per le impostazioni rigide che vengono date dalla normativa sia per gli studi affrontati in merito ai vincoli idraulici e infine al contesto di cambiamento affrontato e dovuto al trasferimento delle competenze alla Regione e all’autorità di Bacino».
«Oggi approviamo uno strumento che cambia completamente la filosofia degli anni precedenti, la corsa all’edificazione è stata ridotta drasticamente anziché i 50mila metri quadrati previsti ne abbiamo regolamentato 31 mila di cui 20mila a recupero dell’esistente mentre negli 11mila rimanenti è contenuta anche la residenza pubblica. Le parole d’ordine sono salvaguardia dell’ambiente e riqualificazione. Siamo pronti per partire con il Piano Operativo – ex Regolamento Urbanistico – che calerà all’interno del territorio ciò che è contenuto nel Regolamento, ovvero edificazione, viabilità, ristrutturazione. Nelle zone fortemente antropizzate come Cinquale verrà valorizzata e premiata la riqualificazione verso privati e verso le attività produttive, questo darà un respiro al territorio, in un secondo momento partiremo con il Piano dell’Arenile e quello degli Alberghi».
Alla presentazione accanto al Sindaco gli Assessori Giorgia Podestà, Massimo Poggi, Raffaello Gianfranceschi, Andrea Gabrielli, Eleonora Petracci e il Capogruppo PD Marino Petracci, «completiamo un altro tassello del programma elettorale – conclude il Sindaco – con una grande lavoro di unità e coesione, di collaborazione sia dell’Amministrazione che della maggioranza e questo è un altro aspetto di cui vado profondamente orgoglioso e soddisfatto. Un ringraziamento al all’Ing. Fabrizio Pezzica e all’Arch. Stefano Francesconi, a tutti agli uffici e ai tecnici che hanno lavorato al piano, allo Studio Ciampa».
«È sicuramente un cambio di passo – afferma l’Assessore Eleonora Petracci mentre illustra i contenuti del regolamento – raggiungiamo l’obiettivo di salvaguardia del territorio grazie al recupero dell’esistente e alla rigenerazione urbana, questo si tradurrà anche in un rilancio economico favorendo e incentivando residenti e attività produttive. L’altro aspetto che voglio sottolineare è la profonda attenzione data all’ambiente e agli standard, ovvero ciò che definisce verde pubblico, parcheggi, istruzione e attrezzature di interesse collettivo. Contrariamente a quanto stabilito dalla legge 1444 del 1968 che indica il mantenimento degli standard a 18 metri quadrati per abitante il Piano strutturale demanda al successivo Piano Operativo il valore fortemente migliorativo di 30 metri quadrati. È stato un percorso estremamente lungo e complesso ma affrontato con grande senso di responsabilità e competenza grazie al confronto costante di tutta la Giunta e al lavoro degli uffici tecnici e dei professionisti incaricati. Concludo con una polemica nei confronti delle scelte fatte dalla Regione Toscana. Pur condividendo la filosofia della legge regionale 65 che limita il consumo di suolo e l’espansione verso il territorio rurale, c’è però un lato fortemente negativo e riguarda l’istituzione della Commissione Paesaggistica – conclude Petracci – se prima infatti dopo l’approvazione delle controdeduzioni da parte del Consiglio Comunale il piano era approvato, oggi invece istituendo la paesaggistica di fatto si rimettono in discussione tutte le scelte del consiglio svuotandone il ruolo e il potere decisionale».